Se hai un’attività commerciale locale o comunque offri prodotti o servizi in una specifica area geografica dovresti investire nella Local SEO. E il motivo te lo spiego subito.
Oggi più del 30% delle ricerche effettuate da mobile hanno un intento local. Non solo. Ben Il 76% delle persone che cerca qualcosa sul proprio smartphone visita l’attività entro 1 giorno. Ma la parte migliore è che il 28% delle ricerche geolocalizzate si traduce in un acquisto.
Ne consegue che non essere posizionati per le ricerche locali equivale a perdere potenziali clienti che stanno cercando un business come il tuo. Ecco perché è assolutamente necessario ottimizzare la tua attività per la Local SEO.
Se non sai come fare, sei nel posto giusto. In questa guida ti spiegherò i principi alla base della visibilità organica per le query locali e geolocalizzate. E soprattutto ti illustrerò 20 strategie efficaci per aumentare il posizionamento locale della tua attività e attirare nuovi clienti.
Cos’è la Local SEO
La Local SEO o Local Search indica l’insieme delle attività di ottimizzazione onsite e offsite realizzate ai fini del miglioramento del posizionamento per le ricerche locali.
A differenza della SEO tradizionale, che riguarda solo il sito web, la local SEO prende in considerazione anche altri canali legati alle ricerche locali e può addirittura prescindere dal sito. Pertanto, sarebbe più corretto parlare di ottimizzazione dell’esperienza degli utenti per le ricerche locali.
La SEO classica agisce su un sito web per renderlo competitivo su scala nazionale o addirittura internazionale, come spesso avviene nell’ottimizzazione degli ecommerce. L’obiettivo è quello di migliorare il posizionamento del sito e di conseguenza intercettare traffico organico qualificato.
La local SEO invece agisce in un’area geografica circoscritta e non ha come unico obiettivo l’aumento delle visite al sito. Il vero obiettivo è essere visibili e raggiungibili dalla persone che si trovano nei paraggi della tua attività e stanno cercando i prodotti o servizi che offri.
Sto dando per scontato che tu sappia almeno a grandi linee cos’è la SEO e come funziona Google. Se così non fosse, puoi approfondire i concetti più importanti leggendo la mia guida SEO.
La local SEO segue i principi generali dell’ottimizzazione, ma presenta anche alcune varianti, legate soprattutto alla modalità con cui vengono effettuate le ricerche. La maggior parte delle local search infatti vengono effettuate da smartphone o mediante ricerca vocale.
Gli utenti cercano attività locali nei dintorni della posizione in cui si trovano in quel momento. Se ad esempio una persona sta visitando Venezia e vuole mangiare qualcosa verosimilmente cercherà un ristorante nei paraggi direttamente dallo smartphone. E molto probabilmente utilizzerà la ricerca vocale.
Google restituisce risultati personalizzati, pertinenti e geolocalizzati in base alla specifica posizione rilevata attraverso lo smartphone. Tecnicamente tutto ciò è possibile grazie a un aggiornamento chiamato Google Pigeon, che a partire dal 2014 ha integrato le ricerche locali nell’algoritmo principale di Big G.
In parole semplici, Google Pigeon ha favorito le aziende situate in prossimità dell’utente che effettua una determinata ricerca.
A chi è utile la local SEO
La Local SEO è utilissima per tutte quelle attività commerciali e professionali a carattere locale, così come per le imprese che offrono beni e servizi legati al territorio. Rientrano in questa categoria:
- attività con una o più sedi fisiche (ristoranti, hotel, strutture ricettive)
- negozi (comprese catene e franchising)
- liberi professionisti
- artigiani
- piccole imprese o ditte individuali che offrono un servizio in un’area specifica (idraulico, elettricista, gommista..)
Come vedi, la Local SEO può essere utile anche alle multinazionali che hanno dei punti vendita sul territorio: catene di negozi, attività in franchising e così via. Anche in questo caso, sarà necessario attuare tutte le strategie necessarie per migliorare il posizionamento locale.
La Local SEO invece non è utile a tutte quelle attività che non dispongono di una sede fisica che possa essere visitata dai potenziali clienti.
Dove ci si può posizionare con la Local Search?
Come detto, la local Search non riguarda solo il sito web, ma include una molteplicità di altri canali. Ne consegue che attraverso la Local SEO si può rankare in differenti posizioni:
- Sulle mappe di Google e sull’app di Google maps (chamate anche local finder)
Da notare che su Google maps si applica un diverso concetto di ranking, legato al livello di zoom necessario a garantire la visibilità. Le aziende autorevoli vengono individuate facilmente, mentre man mano che diminuisce l’autorevolezza occorre zoomare di più sulla mappa per visualizzare le attività cercate.
- Local Pack: è un box contenente i 3 risultati più importanti per quella determinata ricerca. È composto dalla mappa e dall’elenco dei primi 3 risultati, contrassegnati dalle indicazioni stradali e dal link al sito web.
- (Local) Knowledge Panel: è il risultato restituito quando gli utenti effettuano una ricerca branded, cioè digitano direttamente il nome dell’azienda/attività. Viene visualizzato sulla destra della prima pagina di Google sul desktop, oppure in posizione prominente sullo smartphone.
- Risultati organici: con il sito web ci si può posizionare tra i risultati organici geolocalizzati di Google, anche al di fuori del box delle mappe.
- Altre posizioni: app di navigazione come Google Maps e dispositivi di navigazione satellitare (ad esempio Android Auto).
Quali sono le ricerche locali?
Finora abbiamo parlato diffusamente di ricerche locali. Cerchiamo di capire meglio cosa si intende quest’espressione. Le local search appartengono a tre differenti tipologie:
- ricerche generiche geolocalizzate: ci sono delle Serp che sono geolocalizzate di default. Se cerco ad esempio “ristorante” o “idraulico”, è implicito che io stia cercando un posto dove poter mangiare o un operaio specializzato che mi ripari la perdita in bagno.
Altri esempi di ricerche geolocalizzate: hotel, avvocato, libreria, gommista, tabacchi ecc. In questi casi Google mostra il Local Pack in base all’ indirizzo ip (se navighiamo da desktop) oppure alla localizzazione del cellulare.
- ricerche specifiche col nome dell’azienda o dell’attività (ricerche branded): se cerchiamo un determinato ristorante, Google ci mostrerà il Knowledge Panel con tutte le informazioni relative a quell’attività. Se navighiamo da desktop, il Knowledge Panel sarà visualizzato sulla destra dello schermo, mentre da mobile sarà il primo risultato organico.
- ricerche contenenti chiari riferimenti locali: se ad esempio aggiungiamo il nome della città alla nostra query, è evidente che stiamo geolocalizzando la nostra ricerca. Se scrivo “libreria a Milano” oppure “idraulico a Torino”, Google mi restituirà risultati specifici per quelle città.
Altro tipo di ricerche con chiari riferimenti locali sono le ricerche cosiddette “near me”, cioè quelle che contengono indicazioni come “vicino a me”, “nelle vicinanze”, “nei dintorni”, “qui vicino”.
Le ricerche “near me” sono cresciute moltissimo negli ultimi anni, a testimonianza dell’aumento della quota della local local search nel computo delle ricerche totali.
In alcuni frangenti hanno subito una leggera flessione, ma non perché siano effettivamente diminuite le ricerche locali. Il calo è dovuto al fatto che le persone hanno compreso che tramite smartphone avranno risultati geolocalizzati anche senza specificare l’attributo “vicino a me” nella query.
I principi generali alla base della Local Seo
Per molti versi la Local SEO è analoga alla SEO tradizionale, ma differisce per alcune peculiarità. L’ottimizzazione della Local SEO deve sempre tener conto del particolare search intent dell’utente, del device utilizzato e delle modalità di ricerca in mobilità e, sempre più spesso, attraverso la voice search.
Sono molti gli aspetti su cui lavorare per riuscire a rankare nel posizionamento locale. Ma quali sono i principi generali? Secondo le linee guida di Google My Business, il posizionamento locale si basa su tre concetti fondamentali:
- Pertinenza (o rilevanza): la pertinenza indica il livello di corrispondenza di una scheda locale con la ricerca di un utente. L’aggiunta di informazioni complete e dettagliate sull’attività può consentire a Google di capire meglio la tua attività e abbinare la tua scheda a risultati di ricerca pertinenti.
- Distanza: com’è facilmente intuibile, questo fattore indica quanto dista ogni potenziale risultato di ricerca dalla località utilizzata in una ricerca. Se un utente non specifica una località nella ricerca, Google calcola la distanza in base ai dati noti sulla sua posizione.
- Evidenza (o prominenza) : l’evidenza si riferisce al livello di notorietà di un’attività. Alcuni luoghi sono più noti nel mondo reale e i risultati di ricerca tentano di rispecchiare tale condizione nel posizionamento nei risultati di ricerca locale. Ad esempio, musei famosi, hotel prestigiosi o brand di negozi rinomati che sono noti a molte persone probabilmente saranno in risalto anche nei risultati di ricerca locali.
L’evidenza si basa anche sulle informazioni di un’attività che Google ricava dal Web (ad esempio link, articoli e directory). Nel posizionamento dei risultati di ricerca locali vengono considerati il numero di recensioni e il punteggio di Google: maggiori sono le recensioni e le valutazioni positive, migliore sarà il posizionamento nei risultati di ricerca locale di un’attività.
Poiché la posizione nei risultati sul Web costituisce un altro fattore determinante, le best practice SEO si applicano anche all’ottimizzazione della ricerca locale.
Quindi, per ottimizzare la nostra attività per le query locali e posizionarci sempre più in alto nei risultati di Google, dobbiamo agire su questi aspetti:
- Scheda Google My Business
- Link
- Citazioni
- Recensioni
- Seo tradizionale
- Segnali comportamentali dell’utente
Tutto chiaro fin qui?
Bene, perché adesso arriva la parte migliore.
Dopo aver visto quello che dobbiamo ottimizzare, passiamo alla fase operativa. Esaminiamo da vicino le tecniche per migliorare il posizionamento locale.
Come fare Local SEO: le strategie efficaci
1) Scheda di Google My Business
La scheda di Google My Business è l’elemento più importante dell’ottimizzazione per le attività locali. Nel corso del tempo si è arricchita di nuove interessanti funzioni, fino a costituire una sorta di mini sito con tutte le informazioni utili per i potenziali clienti.
È possibile inserire delle immagini, la mappa con le indicazioni stradali, gli orari di apertura, rispondere alle domande e gestire le recensioni. Da qualche tempo si possono anche pubblicare dei post per aumentare l’interazione coi clienti Se hai un’attività locale e non l’hai ancora aperta, puoi farlo attraverso questo link.
La procedura è semplicissima e totalmente gratuita. Per accertarsi della veridicità delle informazioni fornite, Google effettua una verifica dell’attività tramite l’invio di una cartolina cartacea contenente un codice.
Una volta completata la verifica, potrai iniziare a personalizzare la tua scheda Google My Business, aggiungendo informazioni, immagini e rispondendo alle recensioni dei clienti.
Inserisci innanzitutto i tuoi dati di contatto: nome dell’azienda, indirizzo e telefono. Fornisci una descrizione completa e accurata della tua attività, che includa le parole chiave per cui vuoi posizionarti su Google e i link alle pagine del tuo sito che parlano dei servizi menzionati.
Presta particolare attenzione agli orari di apertura: specifica i giorni e gli orari in cui l’attività è normalmente aperta al pubblico, avendo cura di aggiornare queste informazioni in caso di festività, ponti e nel periodo estivo o natalizio.
2) Categorie di Google My Business
Altro elemento importantissimo ai fini della local SEO è la scelta delle categorie della scheda Google My Business. Le categorie devono rispecchiare il tipo di attività effettivamente svolta, per cui è necessario che siano coerenti col business.
Le opzioni messe a disposizione da Google sono limitate, ma è bene dedicare la massima attenzione a questa fase, scegliendo le categorie in maniera accurata. Meglio inserirne poche e realmente rappresentative del settore di appartenenza, piuttosto che aggiungere tante parole chiave sperando in questo modo di aumentare la propria rilevanza.
Se hai dei dubbi sulle categorie da inserire, puoi digitare su Google la parola principale che identifica il tuo settore e dare un’occhiata al Local Pack che verrà mostrato sulla Serp. In alternativa puoi cercare direttamente i tuoi competitor e prendere spunto da loro.
3) Immagini in Google My Business
Tutti gli elementi della scheda Google My business sono importanti, ma le immagini, così come le categorie, costituiscono un fattore di posizionamento per la SEO Local. Inoltre comunicano immediatamente credibilità e autorevolezza nei tuoi potenziali clienti.
Il consiglio è di inserire tante foto della tua attività: immagini della sede, dei tuoi prodotti, dello staff, dei clienti. Sul sito web si hanno dei vincoli relativi al peso delle immagini inserite, che potrebbero rallentare la velocità di caricamento delle pagine.
Sulla scheda Google My Business invece non vi è nessuna indicazione in merito a questo parametro. Pertanto prediligi foto ad alta risoluzione, capaci di presentare al meglio la tua attività. Rinomina il file includendo la parola chiave + la città e magari anche il nome del tuo brand.
Se ad esempio hai un panificio a Roma che si chiama Pippo puoi rinominare le foto in questo modo: panificio-roma-pippo. Per le altre immagini usa delle varianti come ad esempio vetrina-panificio-roma-pippo, bancone-panificio-roma-pippo. Cerca di includere la parola chiave tutte le volte che puoi, ma senza forzare troppo la mano.
A Google le immagini piacciono moltissimo. Per cui assicurati di inserirne tante e di aggiornarle con costanza. Se possibile, predisponi un calendario editoriale dedicato specificamente alle foto, programmando la pubblicazione di almeno 4-5 immagini al mese.
4) Numero di recensioni positive
Le recensioni positive migliorano la visibilità della tua attività. Per cui cerca di ottenerne il maggior numero possibile. Tieni a mente, però, che Google condanna la pratica di pagare o offrire una contropartita in cambio di una recensione positiva. Anche Yelp applica una policy analoga.
Vuoi un piccolo consiglio? Quando sei sicuro che un cliente è soddisfatto, chiedigli cortesemente di lasciare una recensione alla tua attività. Se ha avuto un’esperienza positiva, lo farà senza problemi.
Google mette a disposizione un link diretto alla pagina delle recensioni. Puoi trovarlo a questo indirizzo.
5) Recensioni che contengono la keyword o la località
Dall’indagine di Local SEO Guide è emerso che le recensioni stanno diventando sempre più importanti. Oltre al rating, cioè le stelline di valutazione assegnate dal cliente, conta anche il contenuto della recensione.
Se si menzionano la località o la parola chiave all’interno del testo, per Google questo è un segnale che si tratta di un’attività locale affidabile. In pratica, se hai un ristorante a Trastevere e nelle recensioni si menziona la parola “ristorante o “Trastevere” Google ti farà salire per quelle parole.
Se offri prodotti o servizi di qualità, questo tipo di recensioni saranno una conseguenza naturale del tuo operato. Se invece ti ritrovi solo recensioni sotto forma di valutazione con le stelline e prive di testo, puoi provare a sollecitare i clienti soddisfatti.
6) Recensioni con risposta
Anche Il numero di recensioni con una risposta da parte del proprietario contribuisce al miglioramento della local strategy. Quindi cerca di dedicare del tempo a rispondere alle recensioni dei clienti, soprattutto a quelle lasciate sulla scheda Google My business. Google lo interpreta come un segnale positivo.
7) Percentuale di recensioni negative che non hanno ricevuto risposta
Contano le recensioni con risposta, ma anche quelle negative che invece non l’hanno ricevuta. Da quanto detto ne consegue che se hai un’attività locale è opportuno avere un piano per gestire in maniera adeguata tutte le recensioni ricevute.
L’obiettivo è cercare di rispondere a tutti i clienti, in particolare a quelli che hanno espresso un feedback negativo.
8) NAP
Nap è l’acronimo di name, address, phone number, cioè il nome dell’attività, l’indirizzo e il telefono. Fai in modo di avere lo stesso identico Nap su tutti i canali, inclusi i siti di recensioni, le mappe e i social media. Sembra scontato, ma non lo è.
Tante attività non hanno un sito web o perlomeno non lo avevano fino a poco tempo fa. In questi casi quindi era impossibile ricevere un backlink. Google determinava la popolarità di un’attività sulla base delle citazioni ricevute.
E lo fa ancora, anche se le citazioni stanno diventando meno importanti. Ma se una menzione riporta un NAP differente, il motore di ricerca non la prende in considerazione ai fini del ranking.
Avere lo stesso NAP fornisce a Google un chiaro segnale dell’accuratezza delle informazioni fornite e facilita il compito ai potenziali clienti che vogliono entrare in contatto con la tua azienda.
Il tuo obiettivo è farti trovare facilmente da coloro che ti stanno cercando. Per cui aggiungi tutte le informazioni utili a questo scopo. Indica chiaramente i punti di riferimento della località che ospita l’attività.
Se ad esempio hai uno studio medico in una stradina vicino alla piazza principale della città, specificalo chiaramente. Nel caso di grandi città, indica anche la zona o il quartiere in cui è situata la tua attività.
Per quanto riguarda il sito internet, non limitarti ad inserire il Nap solo nella pagina dei contatti. Riportalo in ogni pagina del sito, preferibilmente nel footer, in maniera che non risulti invasivo. Aggiungilo anche in homepage, insieme all’indirizzo email.
Nella pagina “Contatti” inserisci la mappa di Google in modo tale da essere trovato facilmente dai clienti. Puoi embeddarla seguendo queste semplici istruzioni. Inoltre, fornisci la descrizione dettagliata del percorso da seguire partendo dai principali punti di snodo della città con i mezzi disponibili.
Ultimo consiglio: rendi cliccabile da smartphone il numero di telefono della tua attività.
9) Directory
Per aumentare la propria rilevanza e aumentare le chances di comparire nel local pack di Google, è necessario essere presenti all’interno delle directory più popolari, come Pagine Gialle o Virgilio.
Vanno benissimo anche le directory locali, purché siano di valore. In passato la local SEO era un’attività molto più rudimentale. Per aumentare l’autorevolezza e il posizionamento di un sito era sufficiente inserirlo in tutte le directory esistenti.
Poi nel 2014 è intervenuto Google Pigeon, l’aggiornamento dedicato alle ricerche locali. Di fatto Pigeon ha reso inutile questa pratica ai fini del posizionamento. Oggi per migliorare il ranking è necessario scegliere directory autorevoli. In ambito locale, a volte è sufficiente fare una ricerca su Google per individuare i portali su cui essere presenti.
Un metodo semplice per trovare directory locali valide consiste nell’effettuare questo tipo di ricerca:
- [città] directory
- [regione] directory
Puoi provare a consultare anche il sito del tuo comune. Solitamente le directory elencate in questi siti sono autorevoli e utili per il posizionamento.
10) Siti di recensioni
Oltre alle directory summenzionate, è importante prendere in considerazione i portali che ospitano recensioni degli utenti, come Yelp, Tripadvisor, Zomato, Hotfrog, Booking.
Le recensioni non hanno alcuna influenza sulla SEO tradizionale. Invece nella local SEO sono considerate un fattore che incide sulla prominenza di un’azienda e quindi contribuisce al posizionamento locale.
Google passa in rassegna tutte le recensioni disponibili sul web (portali di recensioni, social media e così via). In ogni caso, le recensioni che hanno maggior peso sono quelle rilasciate direttamente su Google.
11) Citazioni
Anche le citazioni, ovvero le menzioni senza link del proprio brand, rappresentano un fattore di ranking locale. La loro importanza è diminuita nel corso del tempo, ma costituiscono comunque un segnale che Google prende in considerazione.
Per essere rilevanti ai fini della SEO Locale, le citazioni devono riportare l’esatto NAP dell’azienda. Se ci sono differenze nei dati riportati, Google non attribuirà alcun valore alla citazione.
12) Backlink di qualità
È innegabile: i link di qualità fanno la differenza nella Seo. E di riflesso avere un buon profilo link è un ottimo segnale anche per la Local SEO.
Nella sua indagine sui fattori di posizionamento locale nel 2018, Moz considera i link al secondo posto per quanto riguarda il Local Pack e addirittura in cima alla classifica nel caso dei risultati organici.
Cosa significa questo? Che ti occorrono link per rankare. Ma non link qualsiasi, da cui riceveresti pochissima spinta. Devi puntare a link pertinenti, rilevanti e provenienti da fonti autorevoli. Il non plus ultra sarebbe ricevere un backlink da un sito autorevole che contenga la tua keyword d’interesse e il nome della località.
Se ad esempio hai una lavanderia a Napoli, l’ideale sarebbe un link con anchor text “lavanderia a Napoli” da un sito di valore.
Per una piccola attività non è semplice ottenere link spontanei da siti importanti. Ma è comunque possibile provare a “costruirli” offrendo contenuti di valore a blog e riviste di settore. Il metodo più indicato è la pubblicazione di un guest post in uno di questi siti.
Per individuarli puoi digitare queste ricerche:
- blog [keyword principale]
- blog [tuo settore]
- migliori blog [tuo settore]
Una volta individuato il sito, contatta l’amministratore e offri la pubblicazione di un guest post. Deve trattarsi di un contenuto interessante e utile per il pubblico. Assolutamente banditi i testi autoreferenziali e promozionali.
13) Backlink da siti locali di valore
Cerca di ottenere link da siti di giornali locali, blogger che si occupano di temi collegati alla tua area geografica, community e gruppi attivi sul territorio. In questo modo fornirai a Google una prova ulteriore che il tuo sito è ritenuto affidabile da chi vive nella tua zona.
Si d’accordo, ma come si fa?
Interagendo con tutte le risorse online legate alla tua città e alla zona in cui operi. Linka contenuti interessanti nel tuo blog, sponsorizza eventi e iniziative a carattere locale, partecipa ai gruppi dedicati su Facebook e alle altre community social.
Non puntare a promuovere i tuoi prodotti o servizi. Non è quello lo scopo. Così facendo sarai percepito come persona molesta e indesiderata. Renditi parte attiva del territorio in cui operi, offrendo realmente il tuo contributo alla crescita economica e culturale della comunità.
All’inizio un piccolo trucchetto può essere quello di creare un network con attività appartenenti al tuo settore ma che offrono servizi complementari. Se hai un parrucchiere ad esempio puoi scambiare un link con un centro estetico. Se sei il titolare di un bar puoi dare e ricevere un link da un ristorante. E così via.
14) Social network
Facebook e gli altri social network sono fondamentali per le attività locali, perché consentono di fare brand awareness e raggiungere le persone potenzialmente interessate ai nostri prodotti o servizi.
Dal punto di vista della Local SEO, però, hanno un impatto limitato sul posizionamento, ma hanno comunque una certa influenza. Tieni presente che molte persone usano Facebook come se fosse un motore di ricerca. Assicurati di avere almeno una pagina che contenga i tuoi riferimenti: indirizzo, numero di telefono, mappa, orari, descrizione, indirizzo del sito web.
Presidia anche altri social network come Twitter, Linkedin e Instagram. La presenza sui social contribuisce ad aumentare la tua rilevanza e costituisce un ulteriore segnale di localizzazione della tua attività.
Prepara un piano editoriale con contenuti utili per il tuo target e condividi gli eventi e le iniziative che si svolgono nella tua area geografica. Scrivi un tweet o un post con una call to action, invitando gli utenti a visitare il sito o a seguirti sui social media.
15) Sito responsive
Da qualche anno google ha adottato il Mobile-first indexing. Ciò significa che nell’indicizzazione di un sito, il motore di ricerca dà priorità alla sua versione mobile rispetto a quella da desktop.
Ma al di là di Google, oggi avere un sito mobile è fondamentale per gli utenti, perché in Italia il 62% delle persone cerca da dispositivo mobile. E in ambito Local Search, la percentuale è ancora più alta. Un sito mobile-friendly è un fattore imprescindibile per posizionarsi nelle ricerche locali e attirare nuovi clienti.
16) Autorità del dominio
Esattamente come nella SEO tradizionale, anche nella Local SEO l’autorità del dominio è un fattore di posizionamento. Questo parametro è determinato da tantissimi elementi: la struttura del sito, le performances, la pulizia del codice HTML, la qualità dei contenuti, l’anzianità del dominio, la sua popolarità.
Quindi non esiste una strategia univoca per accrescere la domain authority. L’unica via percorribile è applicare le best practices SEO. Cerca di produrre contenuti che soddisfino i bisogni del tuo target, ottimizza costantemente il sito e sfrutta tutti i canali disponibili, social network in primis, per aumentare la notorietà del brand e ottenere link e citazioni.
17) Markup dei dati strutturati
I dati strutturati sono informazioni aggiuntive che facilitano la comprensione dell’entità cui si riferiscono da parte del motore di ricerca. Per questo sono caldamente raccomandati da Google. Inoltre, l’implementazione dei dati strutturati migliora la user experience e aumenta il click through rate in Serp.
Il markup dei dati strutturati si presenta nella forma visivamente accattivante del rich snippet, cioè di uno snippet arricchito da immagini, stelline delle valutazioni utenti e alte informazioni testuali utili per il lettore.
Possono essere implementati attraverso il protocollo di Schema.org. Per quanto riguarda la Local SEO, i dati strutturati più comuni includono:
- Rating (stelline)
- Orari d’apertura
- Indirizzo
- Menu (per i ristoranti)
- Sito web
- Numero di telefono
18) Ctr dei risultati organici
Il ctr (click through rate) fa parte dei segnali dell’utente. Se un sito ha un buon ctr Google lo ritiene un chiaro segnale d’apprezzamento da parte dell’utente e lo fa salire sulla pagina dei risultati. In sostanza, se lavori bene a livello di SEO generale, avrai effetti positivi anche nella Local SEO.
Assicurati di fornire il miglior contenuto per i lettori e fai in modo che il tag title e la meta description siano coerenti col contenuto della pagina. Crea uno snippet efficace, con un titolo originale e una descrizione accattivante.
Distinguiti dai competitor e includi un invito all’azione per l’utente.
19) Ottimizzazione delle keyword per le ricerche locali
Cerca di includere sempre la keyword e la località in cui operi all’interno della pagina. Se ad esempio hai una ditta che ripara caldaie a Bologna, non scrivere soltanto “riparazioni caldaie”, ma specifica chiaramente che ti occupi di “riparazioni caldaie a Bologna”.
Nel testo usa le keyword in maniera naturale, senza forzare la mano con inutili ripetizioni. Il motore di ricerca è in grado di capire l’argomento principale di cui stai parlando. Scrivi sempre per gli utenti e non per i robot.
Ma ricordati di inserire la combinazione keyword + città nei punti più importanti della pagina, che sono: h1, url, alt tag delle immagini. E soprattutto, è fondamentale inserire il binomio keyword + località all’interno dei meta tag, cioè il tag title e la meta description.
20) Contenuti localizzati
Cerca di pubblicare contenuti a carattere locale, che includano la tua località all’interno del testo. Per esempio, puoi condividere gli eventi e le iniziative della tua città, partecipare a una raccolta fondi per un’associazione di beneficenza della tua zona e così via.
Sfrutta qualsiasi notizia rilevante per la tua azienda. In questo modo ti geolocalizzerai sempre di più agli occhi del motore di ricerca, che assocerà il tuo brand a quella determinata località.
Ottimizza i contenuti per chiavi a lunghissima coda in modo riuscire a intercettare le ricerche vocali, che diventeranno sempre più importanti. Presta attenzione anche al registro linguistico che utilizzi. Non usare un linguaggio formale, ma prediligi un tono colloquiale.
Tieni presente che quando cercano con la voice search le persone usano un linguaggio naturale e le espressioni informali tipiche del parlato.
Conclusione
Per concludere, possiamo affermare che padroneggiare la Local SEO significa focalizzarsi su 2 aspetti. In primo luogo l’ottimizzazione della scheda Google My Business, con particolare attenzione a tutti gli aspetti rilevanti (scelta delle categorie, immagini, gestione delle recensioni).
Parallelamente però, occorre sviluppare una strategia a 360° di SEO e web marketing sul proprio sito web.
Devi creare contenuti di valore, usando la keyword e la località nei meta tag (tag title e tag description), trattando anche argomenti d’interesse locale non direttamente connessi con la tua azienda.
E naturalmente ottenere molti backlink di qualità da siti autorevoli, meglio se locali e con anchor text con keyword geolocalizzate.
Bene. Io ho finito.
Adesso tocca a te.
Quale di queste 20 strategie proverai per prima? Gestirai meglio le recensioni? Curerai di più le immagini? O magari ti concentrerai sui backlink da siti locali?
Fammelo sapere lasciando un commento qui sotto.
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